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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Critica del giudizio

Si analizza la facoltà del sentimento intesa come organo dei giudizi riflettenti i quali si distinguono da i giudizi determinanti (dell'intelletto) che "determinano" l'oggetto fenomenico unificando il molteplice attraverso le categorie dell'intelletto; e che inoltre si distinguono in giudizi estetici e giudizi teleologici -Nella critica del giudizio si afferma che  il giudizio estetico nasce dal sentimento  (di piacere o dispiacere), esso è contemplativo e disinteressato e universale; infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune, il quale coglie l'accordo tra l'immagine della cosa e le nostre esigenze di unità e finalità il sublime è il sentimento dell'illimitato che si distingue in sublime matematico  (ha per oggetto la "grandezza della natura") e il sublime dinamico  (ha per oggetto la " potenza della natura") il giudizio teleologico deriva da un'esigenza insopprimibile del soggetto , il quale è portato a supporre la pre

Critica della ragion pratica

Nella critica della ragion pratica si afferma che la legge morale è un " fatto della ragione ", essa è incondizionata e universale e ha la forma del " comando " perchè deve contrastare la sensibilità e gli impulsi egoistici -Kant afferma che la ragion pratica coincide con la volontà che è la facoltà che permette di agire sulla base di principi normativi, che sono: le massime : prescrizioni di carattere soggettivo gli imperativi : prescrizioni di carattere oggettivo  essi sono distinti a loro volta in imperativi  ipotetici  e  categorici -Nella critica della ragion pratica si sostiene che l'azione è morale quando è compiuta solo in vista e per rispetto del dovere, e quando soddisfa il principio di universalizzazione; ampliato attraverso le tre formulazioni dell'imperativo categorico, che impongono di agire: "soltanto secondo quella massima che, al tempo stesso, puoi volere che divenga una legge universale" "in modo da trattare l'umanità, si

Critica della ragion pura

Nella critica della ragion pura si afferma che occorre   condurre un’analisi sui fondamenti della conoscenza   al fine di appurare quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se è possibile una   metafisica   come   scienza -Si sostiene che i giudizi si distinguono in tre tipologie:  Analitici : in essi il predicato esplicitato solo il contenuto del soggetto, possiedono universalità e necessità ma non accrescono sapere  Sintetici a posteriori : in essi il predicato aggiunge novità al soggetto, accrescono il sapere ma solo particolari e contingenti  Sintetici a priori: accrescono  il sapere, sono dotati di universalità e necessità. Nella critica della ragion pura si sostiene inoltre che dei giudizi sintetici a priori possiamo distinguere:  l’aspetto materiale : le impressioni sensibili che il soggetto riceve plasticamente dall’esperienza l’aspetto formale : la modalità con cui la mente ordina attivamente le impressioni -Rivoluzione copernicana: non è la mente a dover