David Hume

 Lo scopo principale del suo Trattato sulla natura umana, è quello di disegnare una 'nuova scena del pensiero', tesa a rivoluzionare l'approccio tradizionale ai problemi filosofici. L'esigenza di sottoporre il pensiero a un esame critico nasce dalla consapevolezza della fragilità e incoerenza dei sistemi filosofici più accreditati. Nella confusione di essi, è l'eloquenza ad avere la meglio: ogni ipotesi, per quanto assurda e bizzarra, risulta convincente se presentata con abilità retorica. 

Secondo Hume l'unica fonte della conoscenza è la percezione, che distingue in due tipologie:

  • le impressioni, le quali sono le percezioni nel momento in cui sono attuali;
  • le idee, che sono le immagini indebolite delle impressioni. Si formano nella nostra mente quando pensiamo o ragioniamo. 
Se risulta impossibile trovare le impressioni che hanno originato un'idea, bisogna dedurre che essa è priva di significato, ad esempio le idee astratte della metafisica: rappresentano costruzioni arbitrarie senza fondamento. Hume è fortemente convinto che la mente umana dipenda sempre e necessariamente dalle sue impressioni; per questo motivo critica tutte le idee metafisiche, le quali non sono riconducibili all'esperienza percettiva. 

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